Azienda Agricola Martini Silvia
L’azienda nasce nel 2014 , a Muncè (Monchiero in piemontese) 235 m s.l.m., come produttrice di Nocciola Piemonte IGP delle Langhe. Si trova nella cornice delle Langhe sud occidentali tra le vigne di Dolcetto e Barbera nel paesaggio collinare posto alla confluenza del torrente Rea col fiume Tanaro.
La nostra è una piccola azienda agricola di 25 giornate piemontesi di noccioleti impiantati personalmente nei comuni di Monchiero, Dogliani, Lequio Tanaro e Clavesana.
L’idea di trasformare le nocciole prodotte, già di per sé un ottimo prodotto, è quella di esaltarne l’aromaticità, la dolcezza e il sapore unico quando si abbracciano al cacao, nelle creme, nei cioccolatini, nelle torte, nei gelati.
Tutta la produzione è controllata e certificata dall’INOQ come “Nocciola Piemonte IGP”. La denominazione di indicazione geografica protetta garantisce ai consumatori e agli utilizzatori la qualità e l’autenticità del prodotto.

Cenni storici sulla Nocciola
Originario dell’Asia Minore il nocciolo, Corylus avellana, è una pianta appartenente alla famiglia delle Betulaceae.
Il nome botanico deriva dal nome celtico della pianta “kurl” o più probabilmente dal greco ”corys” (elmo). Questo per via del piccolo “cappello” fogliare posto in cima al frutto, e da Avella, città in provincia di Avellino, già famosa nell’antichità per i suoi noccioleti.
Frutto pregiato e antico, apprezzato per i suoi valori nutrizionali sin dai tempi dell’antica Grecia. Catone ne consigliava la coltura negli orti cittadini di Roma.
Siamo nel 1559 quando Emanuele Filiberto di Savoia, dopo la pace di Cateau-Cambrésis, torna in patria portando con sé dei semi di cacao. Vuole festeggiare con la cioccolata l’elezione di Torino a nuova capitale del Regno.
La bevanda impiega tempo ad incontrare il gradimento dei torinesi; ma quando lo farà, più di un secolo più tardi, sarà per sempre.
Alla fine del 600 in città viene aperta la prima cioccolateria. In pochi decenni si affermerà l’uso di consumare a colazione bevande a base di caffè, cioccolata e latte, come la“bavareisa” e il “mischio”, l’antenato del “bicerìn”.
Insomma, la cioccolata a Torino piace, è di gran moda e… crea dipendenza.
Quando nel 1806, Napoleone, a causa della guerra contro l’Inghilterra, principale produttrice di cacao nelle sue terre d’oltreoceano, decide il blocco delle importazioni dei prodotti provenienti da quel paese, l’ingrediente diventa quasi introvabile ed i prezzi proibitivi.
E la soluzione del problema è lì, a portata di mano. Le vicine Langhe sono ricche di nocciole, ottime e a buon mercato; perché non provare un nuovo connubio, sostituendo parte della pasta di cacao con nocciole tostate e tritate?
La tradizione fa risalire l’idea a Michel Prochet, cioccolatiere valdese.
Anche se non tutti ne siano concordi, c’è da dire che il Gianduiotto è diventato il signor cioccolatino e farà crescere il valore della nostra nocciola IGP.
Verso il 1930 si diffonde nelle Langhe la coltivazione del nocciolo grazie all’appassionata attività del Prof. Emanuele Ferraris il quale dimostrò all’epoca come l’albero del nocciolo fosse più resistente e duraturo della vite.
“Nocciola Piemonte IGP” delle Langhe
La Nocciola Piemonte IGP è soggetta a un Disciplinare di Produzione che stabilisce le caratteristiche del Prodotto, dalla cultivar all’area di produzione, ai sistemi di coltivazione, alla commercializzazione e all’etichettatura. L’IGP Nocciola Piemonte è stata riconosciuta ufficialmente con Decreto Ministeriale il 2 dicembre 1993. Nel settembre 2019 una modifica del disciplinare della “Nocciola Piemonte Igp” ha introdotto il nome “Langhe” per le nocciole e i prodotti ottenuti con nocciole provenienti esclusivamente dall’areale delle Langhe».
Salute e benessere
La nocciola oltre ad un contenuto significativo di aminoacidi essenziali e di vitamina E. Risulta particolarmente ricca in lipidi. In particolare, la frazione lipidica è costituita per oltre il 40% da acidi grassi monoinsaturi (come l’acido oleico). Presenta il più alto rapporto monoinsaturi/polinsaturi rispetto all’altra frutta secca.
Recenti studi sembrano dimostrare gli effetti positivi di un consumo regolare di nocciole sulla salute umana.
È infatti confermato che una dieta ricca in acido oleico (lo stesso acido grasso presente nell’olio extra vergine d’oliva) consente di mantenere il cosiddetto “colesterolo cattivo” a bassi livelli nel sangue, e di innalzare i livelli del “colesterolo buono”.
Curiosità
Nocciolo e fate, mondo onirico e mondo ultraterreno da dove la madre di Cenerentola segue la figlia, che aveva piantato vicino alla tomba della madre un rametto di nocciolo poi diventato un grande cespuglio. Nella favola dei fratelli Grimm oro e argento piovono dall’alto.
Si tratta della polvere color oro che viene dagli amenti (la parte maschile compare alla fine dell’autunno e permane tutto l’inverno. Il fiore femminile, racchiuso in una piccola gemma, sboccia tra febbraio e marzo, momento in cui il polline (la polvere) giunge a maturazione ed attraverso l’azione del vento feconda i fiori femminili. (Quelli piccoli e rossi in foto).

